ISRAELE ASSALTA LA FREEDOM FLOTILLA. NO AIUTI UMANITARI A GAZA

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L’esercito d’Israele assalta in acque internazionali la Freedom Flotilla perché è un reato trasportare aiuti umanitari a Gaza.

La Freedom Flotilla conferma che la Madleen, che trasportava aiuti umanitari, è stata fermata in acque internazionali e arrembata dai soldati israeliani. I 12 cittadini europei saranno deportati e l’imbarcazione è stata portata in Israele.

L’equipaggio civile e disarmato della Ong Freedom Flotilla destinata a Gaza, con a bordo Greta Thunberg e la parlamentare europea francese Rima Hassan, è stato rapito e gli aiuti umanitari confiscati. Tutti sono stati rapiti. Non arrestati.

Mavi Marmara, la Freedom Flotilla conclusa con il sangue
Il tentativo di raggiungere Gaza e di rompere l’assedio non è una novità dettata dal genocidio in corso. Del resto tutto non inizia il 7 ottobre 2023, come molti voglio e preferiscono farci credere. Ma diversi sono stati i tentativi di raggiungere Gaza via mare.

La prima tragedia avviene con la Mavi Marmara, il 31 maggio 2010, una flotta composta da 9 navi con 10mila tonnellate di aiuti umanitari. Obiettivo della nave Turca, era la popolazione di Gaza, ridotta ormai allo stremo dall’assedio che Israele imponeva dal 2006. Con circa 700 pacifisti a bordo, fu attaccata dalle forze armate israeliane che durante l’assalto uccisero 9 volontari e ne ferirono altri trenta.

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Più fortunata la Freedom Flotilla 2 che il 25 giugno 2011 è partita dalla Corsica, diretta a Gaza. La prima imbarcazione della seconda Flotilla, dedicata all’attivista italiano Vittorio Arrigoni ucciso il 14 aprile dello stesso anno. A questa missione partecipò anche una nave italiana, la “Stefano Chiarini” con una delegazioni di 12 o 15 italiani, tra cui il vignettista Vauro Senesi e il fotografo veterano Tano D’Amico.

Nonostante tutti gli avvertimenti lanciati da Israele, centinaia di volontari (600) di 22 paesi s’imbarcheranno a bordo di una decina di navi per dare una risposta forte alla continua repressione israeliana nei confronti del popolo palestinese della Striscia di Gaza, sotto assedio da più di 4 anni. Un altro tentativo fermato prima di arrivare a Gaza.

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Spaventoso e inaudito invece è quello che è successo ora
Circondata prima da cinque navi, che poi si sono allontanate, la Madleen è stata cosparsa di una sostanza bianca irritante, lanciata dai droni.
La radio è stata resa inutilizzabile dalle interferenze e tutte le comunicazioni sono state interrotte. Poi l’ultimatum, infine l’irruzione armata a bordo degli uomini dell’Idf per bloccare con la forza, dodici attivisti decisi simbolicamente a rompere l’assedio di Gaza con carichi umanitari.

Questo è l’ennesimo crimine di guerra. Uno di una serie infinita, che va ben al di là della semplice impunità, ma di ogni legalità e legittimità internazionale.

Siamo ormai di fronte a un gruppo di banditi israeliani liberi di compiere crimini contro l’umanità nel silenzio pavido, complice e inquietante del mondo intero. Italia ed Europa compresi.

Ma cosa deve succedere ancora perché il mondo apra gli occhi?
Questo è l’ennesimo crimine di guerra compiuto dallo Stato terrorista Israele che continua a calpestare il diritto internazionale e a ostacolare il passaggio degli aiuti umanitari alla popolazione palestinese stremata. Israele non ha alcun diritto di detenere o bloccare questi volontari”.
Questo ha dichiarato Stefania Ascari, Resp. Commissione parlamentare per il conflitto Israele-Palestina, dopo aver presentato un interrogazione parlamentare in merito.
Vogliamo sapere dal Governo – ha proseguito – se ritengano compatibile con i valori costituzionali e internazionali dell’Italia, un attacco di uno Stato a una nave civile umanitaria”.

Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU per i diritti umani nei territori palestinesi, era al telefono con il capitano dell’imbarcazione quando è avvenuto l’assalto dei militari israeliani. La diplomatica ha raccontato che da ore la Madleen era sorvolata da droni quadricotteri dell’IDF e ha invitato altri Paesi mediterranei a unirsi all’iniziativa di condanna (fanpage)

Huwaida Arraf, avvocato per i diritti umani e organizzatore della Freedom Flotilla, ha dichiarato:
“Israele non ha l’autorità legale per detenere volontari internazionali a bordo della Madleen”.

Anche il Dott.re Angelo Stefanini ha affermato che:
“Questo sequestro viola palesemente il diritto internazionale e sfida gli ordini vincolanti della Corte Internazionale di Giustizia che richiedono un accesso umanitario senza ostacoli a Gaza. Questi volontari non sono soggetti alla giurisdizione israeliana e non possono essere criminalizzati per aver consegnato aiuti o sfidato un blocco illegale: la loro detenzione è arbitraria, illegale e deve cessare immediatamente”.

Ma chi erano quelli della Freedom Flotilla?
A bordo non c’erano terroristi, né carichi d’armi, ma dodici esseri umani, attivisti, giornalisti, parlamentari, armati solo di coscienza e coraggio.
Grave è che Israele, con questa azione, ha trasformato un atto umanitario in un atto di guerra, considerando la solidarietà un crimine, se rivolta al popolo palestinese. Prova sta la diffusione di un video, come riportato su media inglesi, consegnato da Israel Foreign Ministry e utilizzati anche da alcune testate giornalistiche italiane.

Non contenti, il ministero degli esteri israeliano ha diffuso sui social, una foto in cui si vede la 22 enne mentre riceve un panino: “Greta Thunberg è in viaggio verso Israele”.

O ancor più grave, la nostra stampa nazionale che alla notizia dell’assalto, presenta un post e testo di accompagnamento, come quello pubblicato dalla RAInews.it dove si presenta Greta sorridente e la dicitura che “sta bene, è sana e di buon umore” senza neanche spiegare chi ha affermato questo o chi l’ha verificato.

Una comunicazione propagandistica atta a coprire e rendere “normale” la chiara violazione del diritto internazionale e dell’aver agito rapendo volontari umanitari. Per lo più in acque internazionali e quindi fuori dalla loro giurisdizione.

Il Ministero degli Esteri israeliano ha confermato l’operazione, definendo l’iniziativa “una mossa propagandistica” e annunciando che l’imbarcazione sta ora facendo rotta verso un porto israeliano dove gli attivisti della Madleen saranno costretti a guardare un video sull’attacco di Hamas in Israele il 7 ottobre 2023. Katz ha anche elogiato i soldati per la loro rapida presa di controllo della Madleen”. (Michele Giorgio)

Dal mondo però assistiamo nella Striscia di Gaza, ad un genocidio silenzioso
Bambini denutriti, intere famiglie cancellate sotto le macerie, ospedali distrutti, medici assassinati. Ogni giorno è una strage, per lo più occultata anche attraverso l’uccisione di ben 237 giornalisti. Testimoni scomodi di un evento ed una strage fuori dal nostro tempo.
A Gaza, dopo ogni notte, centinaia di funerali di cui nessuno parla.

Oggi Israele, con quel rapimento, ha violato ulteriormente il diritto internazionale, proprio mentre a Gaza si consuma un genocidio sotto gli occhi di un mondo stanco, anestetizzato, indifferente. Il mondo osserva nella sua inazione, i video ignorando le comunicazioni dei giornalisti palestinesi considerati “indottrinati” solo per il semplice fatto di essere palestinesi. 

Dov’è finito l’occidente democratico, di cui tanto se ne decanta i valori? Dove sono i governi e politici che si ergono a difensori dei diritti umani, e poi abbandonano i dossier nei cassetti delle procure e delle istituzioni?

La democrazia che non si ribella al crimine, rappresenta solo la caricatura di se stessa e il totale fallimento dell’umanità. Soprattutto se vengono tranquillamente considerati terroristi coloro che portano riso e latte.

NEWS- ore 00.12 del 10 giugno 2025
Abbiamo appena ricevuto conferma che tutti gli 11 volontari e un reporter di Al Jazeera del “Madleen” si trovano attualmente al porto di Ashdod. Sono in fase di registrazione e trasferimento in un centro di detenzione. Si prevede che saranno trasferiti al centro di detenzione di Ramleh, a meno che non accettino di andarsene immediatamente, nel qual caso potrebbe essere loro consentito di partire da Tel Aviv in aereo già stasera. Continuiamo a chiedere l’immediato rilascio di tutti i volontari e la restituzione degli aiuti rubati. Il loro rapimento è illegale e viola il diritto internazionale.

APPELLO
Fate anche voi pressione sui loro ministeri degli esteri e aiutateci a proteggerli.

Reva Viard è cittadino francese.
https://web.telegram.org/a/#-1002128855740
E: alertes.cdc@diplomatie.gouv.fr & courrier.scec@diplomatie.gouv.fr

Thiago Avilaè cittadino Brasiliano.
https://web.telegram.org/a/#-1002128855740
Email : portal@itamaraty.gov.br

Yanis Mhamdi è cittadino francese.
https://web.telegram.org/a/#-1002128855740
E: alertes.cdc@diplomatie.gouv.fr & courrier.scec@diplomatie.gouv.fr

Greta Thunberg è cittadina svedese
https://web.telegram.org/a/#-1002128855740
https://www.government.se/contacts/

Suyab Ordu è cittadino Turco
https://web.telegram.org/a/#-1002128855740
X : @MFATurkiye

Sergio Toribio è cittadino spagnolo
https://web.telegram.org/a/#-1002128855740
consular@maec.es

Pascal Maurieras è cittadino francese.
https://web.telegram.org/a/#-1002128855740
E: alertes.cdc@diplomatie.gouv.fr & courrier.scec@diplomatie.gouv.fr

Rima Hassan è cittadina francese.
https://web.telegram.org/a/#-1002128855740
E: alertes.cdc@diplomatie.gouv.fr & courrier.scec@diplomatie.gouv.fr

Marco Van Rennes è cittadino olandese
https://web.telegram.org/a/#-1002128855740
X : @DutchMFA

Yasemin Acar è cittadina tedesca
https://web.telegram.org/a/#-1002128855740
https://www.auswaertiges-amt.de/en/visa-service/buergerservice/contact-form

Baptiste Andre è cittadino francese.
https://web.telegram.org/a/#-1002128855740
alertes.cdc@diplomatie.gouv.fr & courrier.scec@diplomatie.gouv.fr

OPPURE CHIAMATE LE LORO RISPETTIVE AMBASCIATE IN ITALIA:
Brasil 06683981
France 0686011
Germany 06492131
Netherlands 024855841
Spain 066840401
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Turkey 06445941