EUROPA: E’ POSSIBILE ROMPERE LE CATENE DEL DEBITO?

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Letture per pensare – Ascoltare per capire

E’ accattivante e sensato il nuovo libro di Marco Bersani, L’Europa alla deriva: una via d’uscita tra establishment e sovranismi” presentato a Modena il 4 giugno alla presenza dell’autore (nb. ascoltate l’audio della serata). Una riflessione attenta sull’Europa che sino ad oggi abbiamo conosciuto e che nel trattato di Maastricht vede tradito i suoi valori per cui era stata pensata. Una proposta per un nuovo percorso politico che partendo dalla sconfitta della Grecia di Tsipras, è costretta a confrontarsi con le catene del debito pubblico, della rinascita dello Stato Nazione e dei nuovi nazionalismi, in uno scenario politico ed economico internazionale in trasformazione.

Attraverso questa lettura risulta evidente che i vincoli della UE è focalizzata interamente sul debito pubblico e “non miri all’obbiettivo della stabilità finanziaria complessiva dei paesi, bensì impedire agli stessi di adottare politiche di spesa che contrastino l’ideologia dell’austerità, e ad imbrigliarne le scelte per favorire la messa sul mercato dei servizi pubblici. (…) Gli stati hanno salvato l’economia di mercato facendo pagare il conto alle fasce deboli secondo il principio “si privatizzano gli utili e si socializzano le perdite”.

Per questo è oggi quanto mai necessario, porre fine alle politiche economiche che proteggono le multinazionali e dei capitali finanziari. A cominciare dallo “stop ai trattati internazionali di commercio (TTIP – Ceta etc.) dove i beni comuni sarebbero trasformati in merci e diritto del lavoro, sociali ed ambientali, in variabili dipendenti dai profitti”.

Anche sulla questione ecologica oggi preminente, individua e affronta il problema delle migrazione e cambiamenti climatici e delle nuove guerre globali per espropriare risorse prime. “Servono radicale soluzione in tempi brevissimi” e ritiene sconcertanti le proposte dei dirigenti e dei diversi partiti ambientalisti che non entrano nel merito dei meccanismi economici capitalistici e di libero mercato che regolano il “consumo della terra” perché “Non è possibile un capitalismo verde”. Credo che Andrè Gorz meglio di altri sia riuscito a sintetizzare questo concetto definendo “… impossibile evitare una catastrofe climatica senza rompere radicalmente con i metodi e la logica economica che sono condotti da cento cinquant’anni”.

Con questo libro Bersani prova ad individuare un percorso, una strada nuova che ricostruisca, superando populismi e sovranismi di destra e di sinistra. Affronta la trappola del debito, la bolla del Quantitative Easing, la falsa indipendenza della Bce e l’irriformabilità dell’Unione Europea. Un legame con il popolo per la difesa e rivendicazione dei suoi diritti. Un azione che sintetizza in “quattro mosse”, contro il dominio del mercato e la mercificazione della vita.

1°Parte audio: La conferenza 

2°Parte audio: La conferenza e il dialogo con il pubblico