MANKELL E “IL CERVELLO DI KENNEDY”

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Ho terminato di leggere il “Il cervello di Kennedy” di Henning Mankell. E’ stata una piacevole lettura, molto coinvolgente. Non è solo un buon libro giallo ma aiuta a riflettere sulle sorti del mondo sotto tutti gli aspetti.

Mankell, ha vissuto tra la Svezia e l’Africa e qui l’Africa è ben presente.

Ambientato in Mozambico, è presente la sua realtà e si sente, si avverte, tutta la rabbia di Mankell nell’affrontare questo argomento come il problema del colonialismo:

Se fosse riuscito a comprendere come agiscono i vertici del potere quando devono nascondere qualcosa, avrebbe anche imparato a svelarlo”;

Del mercato del sesso:

Gli uomini bianchi pensano che le donne nere siano sempre disponibili, in qualsiasi momento e ovunque. Quando arriva in un paese povero dell’Africa, l’uomo bianco crede che il suo potere sia senza limiti”.

Dello sfruttamento delle persone che valgono meno degli animali:

La spiaggia della morte. Queste persone sono state portate a riva nella speranza di ricevere aiuto. Ma qui c’è solo morte. Come a Lampedusa, nel Mediterraneo, dove i corpi dei profughi vengono portati a terra e non potranno mai avere la vita che avevano sognato”.

Si parla del valore della morte e della vita, ma sopra tutto della Verità.

Voglio sapere per capire perché non voglio sapere”.

Una verità che viene sempre nascosta. Una verità per la quale si può uccidere:

Un tempo questo hotel era il posto preferito dei turisti sudafricani. Durante gli anni del colonialismo portoghese il Mozambico era un paradiso terrestre. C’erano spiaggie, fondali pescosi, caldo e, non da ultimo, ragazze a basso costo. Adesso tutto questo è solo un ricordo”.

Delle malattie, di Aids, di traffici illeciti, dei finanziamenti ai paesi in via di sviluppo:

Non esiste un mondo senza lotta, né una civiltà senza regole stabilite per la convivenza tra uomini. Ma le regole sono per i deboli. Il forte capisce come aggirarle e ne crea di proprie. Lei si augura che le cose accadano solo grazie all’intervento misericordioso e onesto di alcune persone. Ma senza un interesse privato non può esserci sviluppo. Il brevetto dei farmaci garantisce guadagni indispensabili alla ricerca e alla realizzazione di nuovi medicinali. Dietro l’apparenza di un’attività brutale non potrebbe forse germinare qualcosa di buono? Pensi a quanto è urgente trovare un rimedio control’Aids. Quali crede che siano le nazioni disposte a stanziare miliardi per trovare un vaccino? I soldi servono per cause più importanti, come finanziare la guerra in Iraq”.

E di tanto altro:

Si sa tutto su come muoiono gli africani, ma quasi niente su come vivono”.

Sono 380 pagine da leggere in un sospiro… quello che rimane? Tristezza, rabbia..e amore per la verità. Spesso si sente dire “Non voglio sapere. Sto troppo male!” ma facendo così, ci si illude di vivere in un mondo sereno, una vita tranquilla e giusta, ma non è così. Il mondo non è così. Non possiamo rimanere a vivere dentro una bolla e al sicuro da ogni male. Io dico di No. Noi dobbiamo guardare.