I progetti di Autonomia Differenziata e Premierato sono davvero una proposta pericolosa? Come incideranno, se ottenuti in modifica della Costituzione, sulla vita futura dei cittadini del Nord e Sud del nostro paese?
L’occasione per approfondire l’argomento è stato durante la conferenza “Autonomia Differenziata e Premierato: due facce della stessa medaglia?”, organizzata da Unione Popolare e Modena Volta Pagina (1), in occasione delle elezioni a Sindaco di Claudio Tonelli, per il comune di Modena.
La conferenza, coordinata da Vania Pederzoli, portavoce provinciale di Unione Popolare, ha cercato di approfondire entrambi gli argomenti senza omettere, come purtroppo stanno facendo i promotori di questo cambiamento, le loro reali conseguenze economiche, sociali e di unità nazionale.
Da diversi anni i valori contenuti nella Costituzione sono sotto attacco delle maggioranze politiche che si sono alternate al Governo di questo paese.
Il principio per cui chi Governa vuole agire indisturbato e che il Parlamento, i poteri del Presidente della Repubblica e la Magistratura, rappresentano un ostacolo al “fare indisturbato” dei Governi, è ormai quasi accettato da molti cittadini che, verificando il loro quotidiano peggioramento, sono stati indotti a credere che “l’uomo forte al potere” possa finalmente poter cambiare le cose.
Purtroppo per i cittadini, Autonomia Differenziata e Premierato, sono due progetti difficile da comprendere, ed è per questo che durante la serata, si è cercato di approfondire informando senza omettere, come purtroppo stanno facendo i promotori di questo cambiamento, le loro reali conseguenze economiche, sociali e di unità nazionale.
E’ inutile negare ciò che sta accadendo: l’ultima proposta, avanzata da questa maggioranza politica, rappresenta il tentativo di ridurre gli spazi di democrazia, attraverso l’approvazione del progetto di Autonomia Differenziata di stampo secessionista sostenuto dalla Lega Nord (decreto Calderoli).
Un progetto che, è bene ricordarlo, affonda le sue radici e la sua forza, grazie anche al sostegno precedentemente ottenuto, del presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e parte del PD nazionale. Un’altra proposta di autonomia, spacciata come “migliore” e sbandierata alternativa alla proposta dalla destra, ma che in realtà era parte attiva di quel progetto, siglato con l’accordo (2) redatto tra Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.
Un accordo pericoloso al punto tale dall’aver indotto, per contrastarlo, il Comitato Regione E-R. Contro ogni forma di autonomia a presentare una proposta di Legge d’Iniziativa Popolare (LIP) (3), con oltre 6.000 firme di cittadini della regione, per chiederne il ritiro.
Il tutto è stato ben illustrato da Antonio Madera, portavoce “Comitato reg. Emilia Romagna contro ogni autonomia” con la sua relazione:
“Autonomia Differenziata: una minaccia all’universalità dei diritti”
Di contro, ma non alternativa, anche la proposta avanzata sul Premierato, richiesto dalla squadra di Giorgia Meloni dei Fratelli d’Italia.
Spiegata in modo esaustivo e nei “dettagli istituzionali” da Maria Longo, già magistrato della Procura di Bologna, durante la sua relazione su
“Premierato: pericolo per la Democrazia?”, può chiaramente essere riassunta in una sua frase esaustiva:
“Il pericolo, sta nella concentrazione dei poteri dello Stato tutti in mano al presidente del Consiglio, esautorando il ruolo stesso del Presidente della Repubblica che non potrà più neanche sciogliere le Camere”.
Questa la sua relazione:
E’ stato poi Claudio Tonelli, candidato Sindaco per il comune di Modena per la lista Unione Popolare e Modena – Volta Pagina, ad intervenire in seguito, sull’argomento. Un intervento a cui è seguito un ulteriore approfondimento da parte di entrambi i relatori.
LINK:
1 – https://www.modenavoltapagina.it/programma-2024/
2 – https://alkemianews.it/2023/08/02/autonomia-differenziata-una-storia-politica/
3 – https://alkemianews.it/2023/07/22/autonomia-differenziata-i-partiti-lip/