Comitato E.R. “Stop ai pazienti sanitari da fuori regione? Così si rischia l’Autonomia Differenziata”

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Non si è fatto attendere il comunicato (2) del Comitato Emilia Romagna per il ritiro di ogni Autonomia Differenziata, sulle parole del Presidente De Pascale “Stop ai pazienti da fuori” e sull’ipotesi di un accordo sulla sanità tra Emilia-Romagna e Calabria (1):
“Così si rischia far ripartire il progetto di Autonomia Differenziata”.

Il Comitato regionale Emilia-Romagna contro ogni autonomia differenziata giudica negativamente, oltre alle parole del Presidente De Pascale, ancor più l’espressione della direttrice del S. Orsola Chiara Gibertoni: “C’è una mobilità sanitaria canaglia”(3).

“Riteniamo che tali affermazioni riecheggino lo stile leghista (prima ”noi”, fuori gli “stranieri”).
La cosiddetta migrazione sanitaria – afferma il Comitato – è il risultato di una disuguaglianza nell’accesso e nella qualità delle prestazioni sanitarie sul territorio nazionale che spinge legittimamente a ricercare, con difficoltà e sacrifici, cure adeguate e maggiori prospettive di vita”.

La questione sanitaria, a lungo tenuta nascosta in questa regione, non emerge solo oggi ma ha legami profonde con chiare ed errate scelte politiche (4). Una questione che anche a Modena era stata discussa pubblicamente, alla presenza dell’onorevole Rosi Bindi (5).

La perplessità, di natura politica, avanzata dal Comitato per il ritiro di ogni Autonomia Regionale, sta nell’incomprensione che “tale fenomeno, nato soprattutto grazie alle politiche di aziendalizzazione dell’attività sanitaria, sia diventato di colpo un problema così grave da “intasare” il nostro servizio sanitario di diritto pubblico, stimolando la Regione a prospettare un accordo diretto con la regione Calabria. Che tale fenomeno, con comportamenti disdicevoli solo in una minuscola percentuale, risultasse utile per la quantità economica extra che arrivava in regione forse non era conosciuto tra i non addetti ai lavori ma il blocco della mobilità durante il covid19 ha determinato la dovuta restituzione di milioni di euro da parte dell’Emilia-Romagna (ma anche di altre regioni del nord) per prestazioni non ancora erogate a pazienti provenienti da altre regioni – (ndr. vedi tabella dei costi della mobilità sanitaria anno 2023 in milioni di euro). Come tutti noi anche la dott.ssa Gibertoni (che pare non ne fosse a conoscenza) ne è stata notiziata ma solo ora decide di scagliarsi contro. E’ un dato di fatto che la sanità sia già largamente regionalizzata – prosegue il comunicato stampa – ma la proposta di accordo con la Calabria potrebbe porre in essere quelle “nuove e ulteriori” forme di autonomia differenziata che l’art. 116 comma 3 Cost. offre a eventuali richiedenti”.

Il dubbio in effetti viene perchè il Presidente De Pascale, che con la Risoluzione del 19/02/2025 ritirava le pre-intese del 2018-2019 sull’autonomia differenziata “non ci ha mai detto che non avrebbe iniziato altri negoziati con lo Stato. E questo è vero! Però in questo modo, la Regione semplicemente li salta procedendo autonomamente e direttamente ad accordi con altre Regioni” 

Il rischio e le mosse di Calderoli di questi giorni lo stanno confermando (6), che questa scelta possa dare il via “ad altri accordi con e tra altre regioni e anche su altre materie”.

Se mai questa scelta dovesse contribuire a ridurre l’arrivo di persone calabresi, di fatto, non precluderebbe la possibilità che possano arrivare anche da altre regioni. Questo significa che si dovrà fare ulteriori accordi, con specifiche magari personalizzate, con le altre regioni quando i cittadini si rivolgeranno alle nostre strutture?

Significative le osservazioni del sindaco di Bologna e della Città Metropolitana Matteo Lepore:
“Voglio dire rispetto ad alcune dichiarazioni leghiste che ho sentito da parte della maggioranza, che è inutile che in questo momento facciano tanto gli ‘spanizzi’, perché la risoluzione di questo problema non è maggiore autonomia, ma il sistema sanitario nazionale”.

La questione delle dichiarazioni del Presidente De Pascale è ben spiegata in questo video, dal Dott.re Antonio Madera del Comitato Emilia Romagna per il ritiro di ogni Autonomia Differenziata.

In conclusione, il Comitato si augura che:
“Il Presidente De Pascale si dissoci dai toni della dichiarazione della Dott.ssa Gibertoni, ritiri la proposta di accordo con la Calabria, non usi la mobilità sanitaria scatenando una guerra non tra poveri ma tra sofferenti e stimoli invece la Conferenza delle Regioni ad una adeguata vertenza col governo nazionale affinché siano stanziate tutte le risorse necessarie al finanziamento del servizio sanitario pubblico”.

LINK

1https://www.reportageonline.it/sanita-laccordo-tra-calabria-e-emilia-romagna-contro-la-mobilita-passiva-testo-integrale/

2- https://perilritirodiqualunqueautonomiadifferenziata.home.blog/2025/11/16/comunicato-stampa-in-merito-allipotesi-di-un-accordo-tra-emilia-romagna-e-calabria/

3https://bologna.repubblica.it/cronaca/2025/11/11/news/medici_libera_professione_pazienti_da_fuori_gibertoni_sant_orsola_denuncia-424972720/

4- https://www.lacnews24.it/attualita/boomerang-o-opportunita-i-buchi-nellaccordo-tra-calabria-ed-emilia-romagna-sulla-migrazione-sanitaria-ulsg26iz

5https://alkemianews.it/2023/06/22/rosi-bindi-sanita-spazio-libero-modena/

6https://www.italiaoggi.it/economia-e-politica/attualita/autonomia-calderoli-firma-le-pre-intese-con-le-regioni-le-opposizioni-un-blitz-prima-voto-xxtceqrf