GAZA STORIA 4: LA VITA NEL CUORE DELLA MORTE

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Nel ventitreesimo giorno di aggressione alla Striscia di Gaza, continuiamo, con la vita nel cuore della morte, il lungo viaggio alla ricerca di un luogo sicuro dentro o fuori la nostra casa.

Leggi “Gaza Storia 3” 

30 ottobre 2023

Una delle notti di terrore: per ogni famiglia con molti figli c’è sempre un bambino che ruba il tuo cuore con il suo spirito leggero, arguzia e un’adorabile presenza che tutti sembrano amare. Questo rappresenta una sfida per un padre, che deve evitare di provocare rivalità tra gli altri figli, ma invano! Gli occhi parlano e ti possono tradire. Tu provi a salvare la faccia e dici ”vi amo tutti”… e credo, secondo la mia limitata esperienza di vita, che questa sia una parte delle sfide che hanno le madri e i padri.

Questa più giovane tra le mie figlie…il giorno in cui è nata, il mio cuore batteva in una maniera tale, come non avevo provato con le sue sorelle e i suoi fratelli. Ho provato una connessione unica con lei, che non riesco a spiegare. Dal primissimo momento, mi sono innamorato delle sue caratteristiche, sono stato catturato dal suo sorriso e sapevo che aveva rapito la mia vita… è “la luce dei miei occhi”, come diciamo in slang. Condividiamo un segreto che “tu sei la mia figlia preferita”! Un segreto che mi sussurra nelle orecchie ogni volta in cui si sente gelosa dei suoi fratelli e delle sue sorelle “papà, non dimenticarti che sono la tua figlia preferita” hahaha…oh quanto la amo e ho paura per lei e quanto debole divento davanti ai suoi occhi vivaci!

In quella notte che chiamiamo “la notte della morte”, improvvisamente tutte le connessioni e comunicazioni sono state interrotte e le radio hanno dichiarato che Gaza era buia e isolata, con tutte le gravi implicazioni che questa dichiarazione implicava. Non potevi nemmeno controllare la tua famiglia e i parenti a Gaza.

Pochi minuti dopo, i bombardamenti sono iniziati da ogni direzione. Improvvisamente il cielo si è acceso con i colori del fuoco e poi si è spento, il fuoco era ovunque, case bombardate sopra la testa dei loro occupanti, il suono delle grida delle persone intorno a noi… il nostro cuore era stata per fermarsi. Un’idea terrificante è venuta nelle nostre menti “questa è l’ultima nostra notte.”
Ho sentito mio fratello recitare il shahada (preghiera a Dio prima che uno muoia); mio padre di 75 anni raggelato e paralizzato dall’orrore; mia cognata gridando ad ogni esplosione; i loro figli tremanti. Mia moglie ha preso i bambini tra le braccia e io ho preso le bambine.

La mia figlia più grande era terrificata, ma è rimasta ferma tra le mie braccia e il mio collo, stringendosi forte a me, sembravamo un corpo unico. Questo significa anche che ha potuto sentire la mia paura e, soprattutto, i battiti del cuore veloci. Anche ogni parte del corpo di mia figlia più piccola stava tremando, la sua faccia gialla, le sue labbra pallide e asciutte, le sue estremità fredde, il suo corpo tremante, le sue dita nelle orecchie, gridando e piangendo ad ogni colpo…e c’era un colpo ogni minuto. Da quel giorno non è stata in grado di dormire più, se non tra le mie braccia, con le dita nelle orecchie.

La situazione è continuata così per circa 5 ore di morte e distruzione.
Potete immaginare cosa quel sorgere del sole fosse per noi quando abbiamo realizzato di essere ancora vivi e che respiravamo.
Sì, questa è diventata la nostra vita quotidiana, le nostre notti, le nostre memorie e questi sono i nostri figli.
Abbiamo Dio e lui è il nostro protettore.

Nel ventiquattresimo giorno di aggressione alla Striscia di Gaza, continuiamo, con la vita nel cuore della morte

31 ottobre 2023

Papà,chi ha inventato gli israeliani?”

Alcuni minuti dopo un forte bombardamento vicino alla nostra casa, mia figlia di 7 anni, il cui corpo stava tremando di paura, ha messo la sua mano tremante sulla mia guancia e ha chiesto: “Papà, chi ha inventato gli israeliani? Perché ci fanno questo? Di’ loro che è abbastanza!”

Una semplice, innocente domanda alla quale non sapevo proprio come rispondere, con tutte le mie forze…Ho scelto invece di tenerla e stringerla con i suoi fratelli e le sue sorelle al mio petto. Ho detto loro: “Non preoccuparti, siamo tutti insieme a combattere le nostre paure.”

E cosi ho guardato la mia figlia più grande, che è diventata una ragazza solo alcuni mesi fa, ed è totalmente consapevole di quello che sta accadendo. Mi ha guardato in silenzio come se mi chiedesse: “Ma sei terrorizzato, papà. Sento il tuo battito del cuore come se battesse fuori dal tuo petto.” L’ho baciata sulla fronte e ho detto: “Va tutto bene. I piu coraggiosi sono quelli che hanno paura per le persone preziose che hanno nella vita. Vedi quanto coraggiosi siamo?”

  • Anonimo per paura di essere preso di mira
  • Esperienze di psicologi sotto l’attacco di Israele a Gaza
  • Traduzione di Carla Gagliardini