LA PALESTINA PRIMA E DOPO IL 7 OTTOBRE

L’evento “La Palestina prima e dopo il 7 ottobre”, è stato organizzato il 21 novembre 2023 dalla nostra redazione, non solo per il lungo lavoro svolto in questo campo dalla nostra testata giornalistica, ma anche perché le informazioni, spesso diffuse in modo parziale, superficiali e forvianti, non lasciano spazio al confronto su ciò che subiva il popolo palestinese prima del 7 ottobre e su ciò che sta accadendo oggi non solo a Gaza, in Cisgiordania e in tutti i territori occupati.

Per questo motivo abbiamo deciso, di presentare l’evento affermando che:
“La questione palestinese da tempo dimenticata nello scacchiere internazionale, è tornata di nuovo alla ribalta dopo i gravi fatti di sangue del 7 ottobre. Anni di dominio militare Israeliano, regime di apartheid, espansione delle colonie e progressiva espulsione del popolo palestinese dai suoi territori in violazione al diritto internazionale, ha esacerbato lo scontro tra occupante e occupati. Centinaia di civili israeliani sono stati rapiti o uccisi e migliaia di palestinesi vengono ammazzati sotto i bombardamenti indiscriminati a Gaza”.

Durante l’evento, ci siamo confrontati non solo con i relatori che hanno espresso il loro punto di vista ma anche con pubblico presente in sala.
Un dibattito caratterizzato dalle relazioni esposte da:

Mirca Garuti (1) – resp. Medio Oriente e fotoreporter, Alkemianews.it
“Relazione sulla situazione a Gaza prima del 7 ottobre 2023 e proiezione reportage fotografico (2) realizzato nel gennaio 2014”.

Meri Calvelli – cooperante Direttrice Centro italiano Vik a Gaza
“La situazione a Gaza e il lavoro di una cooperante da anni presente sul territorio”

Bassam Saleh(3) – giornalista palestinese
“La situazione palestinese ieri oggi e domani”

Testimonianza telefonica di una famiglia di Gaza– ASCOLTA L’AUDIO
“Provare a sopravvivere ai bombardamenti di Gaza”

Tina Marinari (4) – Resp. Amnesty International Diritti umani in Palestina
“Il report di Amnesty International sulla violazione dei diritti umani in Palestina e del regime di apartheid esistente in Israele”