GOVERNO MELONI: NO ARMI NE APPOGGIO AD ISRAELE MA STATO SOCIALE

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Il 1° giugno 2024 Potere al Popolo e altre organizzazioni antagoniste hanno chiesto al “Governo Meloni: No armi ne appoggio ad Israele ma Stato Sociale. Una manifestazione nazionale a Roma, in cui si chiedeva soprattutto l’opposizione a qualsiasi conflitto militare, più scuole e soprattutto Stato Sociale.

L’Italia guidata da questo Governo e con il consenso della finta opposizione – afferma il loro comunicato di convocazione – sta accettando, tradendo anche i propri elettori, tutte le politiche euro-atlantiche che gli Stati Uniti d’America e la NATO stanno imponendo all’Europa in difesa dei propri interessi”.

Il Governo Meloni, non solo è complice del genocidio a Gaza, non solo guida la Missione Aspides contro gli Houthi, ma è uno degli sponsor principali della necessità dell’aumento delle spese militari. Sostenuta anche attraverso un’attività di propaganda della cultura militare di guerra (1) giustificata per ragioni economiche, come i profitti del colosso delle armi Leonardo Finmeccanica(2) che addirittura viene portata direttamente nelle scuole, coinvolgendo gli studenti anche in tirocini formativi.

Su questo tema ed altri evidenti e direttamente scaricati dal Governo sulla vita quotidiana delle persone, si sono susseguiti numerosi interventi dal corteo. Soprattutto dagli studenti in lotta e che abbiamo cercato di raccogliere, per dar loro voce, in questo video-reportage:

Altre sono state le richieste avanzate tra cui:

  • Stop al genocidio in Palestina e ad ogni complicità del governo italiano con Israele;
  • Basta con la partecipazione dell’Italia alla guerra in Ucraina e all’aumento delle spese militari imposta dalla Nato e dall’Unione Europea; ritiro della missione navale Aspides dal Mar Rosso;
  • Stop alle leggi liberiste e dell’austerità promosse da Unione Europea e governi italiani. Per la giustizia sociale e climatica, redistribuzione della ricchezza e un intervento attivo del pubblico nell’economia;
  • Fine dello stato di polizia, della repressione e la criminalizzazione del dissenso, dei manganelli per chi protesta, dell’apartheid contro gli immigrati;
  • Fermare la strage continua contro i lavoratori, introdurre il reato di omicidio sul lavoro, smontare il sistema degli appalti, abolire l’Alternanza Scuola Lavoro per gli studenti;
  • Fermare la distruzione della scuola e delle università e rifinanziare la ricerca e la diffusione del sapere;
  • Stop alla “guerra contro i poveri” e agli aumenti delle tariffe. Riaffermare il diritto al reddito, il diritto all’abitare, a salari dignitosi, introdurre il salario minimo a 10 euro l’ora;
  • Fermare l’operazione in atto di controllo della stampa e del servizio pubblico nazionale e l’attacco alle libertà democratiche e al diritto di sciopero;
  • Fermare le riforme contro-costituzionali sul premierato, l’Autonomia Differenziata(3) tra le regioni, con anche modifiche autoritarie della Costituzione che limitano il potere legislativo del Parlamento e del ruolo del presidente della Repubblica;
  • Stop allo sfruttamento del territorio e alle grandi opere inutili come la TAV o il Ponte sullo Stretto.
  • Fermare l’attacco al diritto all’aborto, le proposte legislative restrittive sulla Legge 194, contro ogni discriminazione di genere, di classe e di razza;
  • Opporsi alla Bossi-Fini e il decreto Cutro. Atti discriminatori attuati nei confronti zioni nei confronti dei lavoratori migranti e per la regolarizzazione di tutti i cittadini stranieri;

Principi sostenuti non solo dai leader politici di Potere al Popolo, come Marta Collot, Giuliano Granato e Giorgio Cremaschi ma anche da un buon numero di studenti e rappresentanti dei gruppi studenteschi presenti del corteo. Un importante sostegno reciprocamente venuto anche dalla piazza in difesa delle molteplici occupazioni(4) e in solidarietà (5), per gli atti di repressione attuati dalle forze dell’ordine nei loro confronti.

LINK

1 – https://pagineesteri.it/2023/03/07/primo-piano/analisi-la-cultura-della-difesa-no-non-e-cosa-di-crosetto-e-bipartisan/

2 – https://retepacedisarmo.org/2024/leonardo-boom-di-profitti-con-le-guerre-ma-solo-spiccioli-per-lo-stato-azionista-e-i-posti-di-lavoro-calano/

3 – https://alkemianews.it/2024/05/31/autonomia-differenziata-e-premierato/

4https://www.youtube.com/watch?v=fj1kYuMCoIs&t=5s

5https://alkemianews.it/2024/06/05/e-con-free-gaza-urlato-in-coro-a-modena-da-tanti-giovani/